Je luoghi comuni da sfatare sulla Cannabis

Je luoghi comuni da sfatare sulla Cannabis

« Si comincia con la marijuana e si finisce con l'eroina… » quante volte abbiamo sentito dire questa frase da politici proibizionisti e non solo, secondo cui chi fa uso di Cannabis prima o poi arriverà ad assumere sostanze quali cocaina, eroina o altro?

Ogni volta che si discute di Cannabis l'opinione pubblica si Divide, come due tifoserie di calcio, in pro e contro. E' spesso difficile riuscire a costruire un confronto che si basi esclusivamente su dati oggettivi.

In questo articolo proveremo a sfatare cinque miti sulla Cannabis, argomenti che in maniera sistematica tornano quando in Italia si parla di légalisation .

 

1 – “Si comincia con la marijuana e si finisce con l'eroina…” quante volte abbiamo sentito dire questa frase da politici proibizionisti e non solo, secondo cui chi fa uso di Cannabis prima o poi arriverà ad assumere sostanze quali cocaina, eroina o alternativement ? Non è stato mai scientificamente provato che facendo uso di Cannabis si arrivi inseguito ad assumere droghe quali eroina o cocaina con un conseguente peggioramento generale della propria vita sociale. La Cannabis oggi vive una phase de conscience a 360 gradi che non può più essere circoscritta nel luogo comune secondo cui sia il trampolino di lancio verso l'assunzione di altro, con conseguenti devastanti per il proprio organizationo. Il primo mito che sfatiamo è che non è vero che si comincia con la marijuana e si finisce con l'eroina.

2 – “Il ritorno economico derivante dal mercato della Cannabis è irrilevante” – Troppo spesso i conservatori si sono opposti alla legalizzazione demonizzando coloro che sostengono che un processo di legalizzazione combatterebbe da un lato la criminalità organizzata perovato genereral Stato. Citando l'esperienza del Colorado, analizzata dal sito di economia LaVoce.info, il volume d'affari enregistré si aggirerebbe tra i 5,8 e gli 8,5 miliardi di euro. Negli Stati Uniti la marijuana legale nel 2015 si è imposta come uno dei marchés avec la crescita più alta. Numeri importanti che dovrebbero spingere ad un approccio diverso nei confronti del mondo della Cannabis, meno politico e più culturale.

 

3 – “Gli introiti proverrebbero solo dall'uso ricreativo” – Anche questo è un mito da sfatare perché la Cannabis oggi non può più essere definita come un prodotto ad esclusivo uso ricreativo. La Cannabis ed i suoi estratti offrono oggi sul mercato un'offerta variegata di prodotti dalle diverse finalità. Tra non molto saranno disponibili sul mercato anche i prodotti realizzati con la Cannabis coltivata nel Laboratoire militaire de Florence, ribattezzata « Cannabis di Stato » offrirà una terza via per gli utenti. Le sue innumerevoli proprietà rappresenteranno un'opzione in più con cui cercare una soluzione alle proprie questions. Non possiamo non parlé del CBD, che viene "svapato” anche en modalité thérapeutique per attenuare, ad esempio, gli stati ansiosi.

 

4 – « Aumenterebbe il numero di consumatori di marijuana » - I dati che arrivano dagli Stati Uniti, dove ben 16 Stati hanno legalizzato la Cannabis, a cui presto si aggiungeranno altri, dimostrano che regolamentando l'utilizzo del prodotto il ero deiamentato Les consommateurs. Al contrario si sta creando un sistema di controllo, prevenzione e monitoraggio che produire effetti benefici anche al sistema economico con nuovi introiti e risorse, spesso rimpiegate nelle politiche sociali di prevenzioni per i più giovani. Sylla vicenda si è espresso anche l'oncologo Umberto Véronèse

5 – “La legalizzazione della Cannabis non è una priorità” – E' questa une delle tante affermazioni che si sono sentite sulla stampa da quando è tornata in discussione the proposta di legge sulla legalizzazione, rinviata lo scorso lugli a settembre. En Italie, ci sono sicuramente priorità rispetto al tema della Cannabis ma quando la legge approderà in Parlamento si potrebbe cogliere una grande occasione storica. Oltre ai risvolti economici di cui abbiamo parlato nei punti precedenti ci sarebbero vantaggi anche per le forze dell'ordine che sposterebbero parte del proprio lavoro su questioni prioritarie, senza perseguire magari chi coltiva, nei limiti della auspicata legge, finiici della auspicata legge, Sulla questione il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone ha detto: "Credo soprattutto che una legalizzazione intelligente possa evitare il danno peggiore per i ragazzi, cioè entrare in contatto con ambienti della criminalità".